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LA TONSILLOTOMIA E LA CRIPTOLISI TONSILLARE MEDIANTE COBLATOR

Tonsille ostruenti in bambino affetto da OSAS pre-trattamento con coblator

Al termine della ablazione delle tonsille con coblator (tonsillotomia)

Il coblator è uno strumento innovativo che consente di vaporizzare i tessuti mediante radiofrequenza bipolare utilizzando basse temperature (50-70 gradi), a differenza di altri strumenti utilizzati in sala operatoria che raggiungono i 400 gradi.

Che ruolo ha nella chirurgia delle tonsille?

Attualmente viene utilizzato prevalentemente in due tipi di condizioni:

  1. La riduzione di volume delle tonsille (anche detta tonsillotomia) eseguita prevalentemente in bambini e occasionalmente in adulti che presentino tonsille di volume tale da creare ostruzione respiratoria e apnee del sonno. Alcuni bambini presentano addirittura un disturbo della deglutizione determinato dall’ingombro tonsillare. Il volume delle tonsille viene ridotto di circa l’80-90%, lasciando integro un sottile  strato tonsillare a  protezione della capsula da cui penetrano nella tonsilla i vasi e i nervi. L’intervento comporta un decorso molto blando riducendo in modo significativo il dolore e il rischio di sanguinamento post operatorio che è presente in caso di tonsillectomia tradizionale.
  2. La criptolisi tonsillare, cioè l’apertura delle cripte dalla superficie delle tonsille quando queste sono interessate da importanti depositi di caseum (placca batterica spesso maleodorante) che comportano alitosi, faringodinia e sensazione di discomfort.

Attualmente sono in corso studi per validare l’utilizzo del coblator anche per  la tonsillectomia “intracapsulare” (quindi che risparmi la capsula della tonsilla) del bambino affetto da tonsilliti recidivanti per ridurre al minimo i rischi e i disturbi correlati all’intervento di tonsillectomia.